TFR in azienda o nel fondo? Parti da qui

Oggi comincia un percorso importante: quello sulla previdenza.
Lo affrontiamo a tappe.
E la prima è questa domanda:
Meglio lasciare il TFR in azienda o versarlo in un fondo pensione?
Sottovalutata da molti.
Ma è una delle scelte più importanti che puoi fare, soprattutto a inizio carriera.
Chi sbaglia, spesso se ne accorge troppo tardi.
Lasciare il TFR in azienda? Comodo, ma rischioso.
La tassazione parte dal 23% e può arrivare fino al 43%.
Più TFR maturi e più tasse pagherai lasciandolo in azienda.
E quando cambi lavoro, il TFR viene liquidato.
Risultato? Diventa disponibile e lo spendi. E addio risparmio per la pensione.
Il fondo pensione è tutta un’altra storia.
E chi lo ha scelto lo sa bene.
✔️ Tassazione agevolata: si parte dal 15%, ma dopo 16 anni inizia a scendere ogni anno dello 0,30%, fino ad arrivare al 9% dopo 35 anni.
Una differenza concreta. Ma per sfruttarla, serve tempo.
Ecco perché conviene aprirlo il prima possibile.
Anche per un figlio minorenne. Non è mai troppo presto per iniziare a risparmiare sulle tasse.
✔️ Disponibilità si ma solo quando serve veramente: puoi usarlo prima della pensione solo in situazioni specifiche: acquisto prima casa, gravi malattie, spese importanti.
Niente prelievi impulsivi. E va benissimo così.
✔️ È tuo, sempre: cambi lavoro? Nessun problema. Il fondo ti segue ovunque nel tuo percorso lavorativo.
Non resta nella mani dell’azienda.
In sintesi: meglio non toccarlo fino alla pensione. Ti servirà proprio lì.
E non importa se hai 25 o 60 anni: anche solo 5 o 10 anni fanno la differenza.
E se inizi prima, sfrutti al massimo i vantaggi fiscali e costruisci un capitale che, un domani, potrà andare anche ai tuoi figli.
Il punto è questo:
Lo tieni in azienda per 20 o 30 anni pensando che sia tutto tuo…
E invece, alla fine, ti portano via fino al 43%.
E lì ti viene un pensiero preciso:
“Se solo l’avessi messo nel fondo pensione… oggi sarebbe veramente (quasi) tutto mio.”

TFR annuo: €2.000 × 30 anni = €60.000
In azienda: rendimento basso, tasse alte, e quei soldi… spesso spariscono appena cambi lavoro.
Li ricevi, li usi, e ti dimentichi che dovevano servire per integrare la pensione.
Nel fondo pensione invece:
Il rendimento può essere più interessante
La tassazione è ridotta
E se versi, anche il datore può aggiungere la sua parte
In pratica: soldi gratis, che perdi se non fai la scelta giusta.
È tutto qui.
Non serve un esperto per capirlo.
Serve solo decidere.
Non è solo una questione tecnica.
È una questione di scelte intelligenti e lungimiranti.

Se hai ancora il TFR in azienda e vuoi capire se ti conviene davvero tenerlo lì, scrivimi.
Parliamone in modo chiaro, senza tecnicismi.
A volte bastano pochi minuti oggi per evitare grandi rimpianti domani.
👉 E se vuoi approfondire da una fonte ufficiale, visita anche il sito della Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione):
www.covip.it – è il punto di riferimento nazionale per la previdenza complementare.
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