Il Lavoro Che Conoscevamo è Morto. Benvenuti al Nuovo

Ciao,
Benvenuta alla prima edizione della mia newsletter!
Ogni mese, senza stressarti troppo, ti scriverò per raccontarti come il mondo sta cambiando e cosa possiamo fare per essere pronti, con riflessioni su lavoro, opportunità di investimento e vita quotidiana. Ti scriverò solo una volta al mese, perché sono sicuro che, se te ne mandassi una ogni settimana, finiremmo per perdere entrambi l’interesse (e non voglio che succeda!).
Nelle newsletter troverai spunti di educazione finanziaria spiegati in modo semplice e pratico, senza tecnicismi né complicazioni inutili. Non parlerò di guerre o politica: non perché siano temi poco importanti, ma perché sono già ampiamente coperti dai telegiornali e dai siti di notizie, e perché possiamo fare ben poco per influenzarli direttamente. Preferisco concentrarmi su ciò che è nelle nostre mani: il futuro, i cambiamenti concreti e le scelte che possono davvero fare la differenza nella nostra vita.
Ah, e non preoccuparti: non ti annoierò con discussioni interminabili sui mercati finanziari. Ti svelo un piccolo segreto: nessuno sa davvero dove andranno! Chiunque affermi il contrario probabilmente ha una sfera di cristallo ben nascosta (o una buona dose di fantasia). Prevedere i mercati è come cercare di indovinare il tempo tra un mese: possibile, ma pieno di incognite. Meglio concentrarci su scelte intelligenti e strategie che funzionano nel lungo periodo, senza inseguire previsioni irraggiungibili.
Negli anni ’90 riuscivamo a concentrarci per ben 12 minuti. Oggi? 8 secondi, praticamente meno di un pesce rosso! Se stai ancora leggendo, complimenti: sei un eroe della concentrazione. Ok, magari fai una pausa, sgranchisci le dita… e poi torna qui, che ne vale la pena!
In questa prima newsletter mi prendo un po’ di spazio per rompere il ghiaccio. Nelle prossime? Promesso, sarò rapido e andrò dritto al punto.
Cosa vogliono i giovani dal lavoro?

Smart working: il futuro, non una concessione
Immagina di poter lavorare da casa: niente più ore perse nel traffico, code interminabili o corse per un treno già pieno. Ogni giorno sembra una battaglia contro ritardi, scioperi e soppressioni dei mezzi che rubano ore preziose e lasciano esausti ancor prima di iniziare. Secondo Deloitte, il 77% dei giovani rifiuterebbe un lavoro che richiede presenza costante in ufficio, mentre LinkedIn rileva che il 74% preferisce modelli ibridi o remoti. In Italia, l’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano ha rilevato che il 73% dei tre milioni e mezzo di lavoratori in smart working si opporrebbe a un ritorno obbligatorio in ufficio. Il messaggio è chiaro: “Lasciami la libertà di scegliere o cercherò altrove.”
Welfare aziendale, non solo uno stipendio
Non basta più uno stipendio alto: i giovani oggi cercano aziende che investano nel loro benessere, con benefit concreti come la cassa sanitaria, il supporto al benessere psicofisico e il tempo libero. LinkedIn conferma che il 70% dei giovani considera il welfare aziendale un elemento decisivo nella scelta del posto di lavoro. “Non solo stipendio: voglio un’azienda che investa nel mio benessere. Senza welfare, addio!”
Crescita continua o niente
Ruoli statici sono ormai visti come obsoleti. Se un lavoro non ti fa crescere, diventa solo una perdita di tempo. Secondo Manpower, il 68% dei giovani considera la formazione continua fondamentale per mantenere alta la motivazione. “Se non investo nel mio futuro, perché dovrei farlo per te?”
Inclusività e diversità, non solo parole
I giovani non tollerano più discriminazioni né ambienti tossici. Vogliono sentirsi parte di un team che promuove attivamente inclusività e diversità. Come affermato da Glassdoor, il 72% dei giovani preferisce lavorare in aziende che promuovono questi valori. “Un ambiente negativo? Non ci metto piede neanche per sbaglio.”
Tecnologia avanzata una scelta obbligata
Le nuove generazioni non possono fare a meno di ambienti di lavoro tecnologicamente avanzati. Un’azienda che non adotta le ultime tecnologie rischia di rimanere indietro. PwC rivela che l’85% dei giovani cerca ambienti che utilizzano tecnologie moderne. “Se la tua azienda non è al passo con i tempi, non perderò neanche un minuto.”
Sostenibilità: non c’è alternativa
Oggi, i giovani sono sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità e vogliono lavorare per aziende che non solo generano profitto, ma che fanno qualcosa di concreto per il pianeta e la società. Le politiche aziendali che trascurano l’ambiente e il benessere sociale sono sempre meno tollerate. Secondo un sondaggio di Glassdoor, il 73% dei giovani valuta la sostenibilità come un elemento fondamentale nella scelta del datore di lavoro. Il messaggio è forte e chiaro: “Se la tua azienda non si impegna seriamente nella sostenibilità, non è il posto giusto per me.”
Settimana corta: meno giorni, più risultati
La settimana lavorativa di quattro giorni non è più solo un’idea, ma una realtà sempre più diffusa. Secondo uno studio condotto nel Regno Unito su 61 aziende, il 92% ha deciso di mantenerla dopo una fase di sperimentazione di sei mesi. I risultati sono chiari: la produttività è aumentata del 35%, mentre lo stress dei dipendenti è calato significativamente. Ridurre i giorni in ufficio permette di trovare un equilibrio migliore tra vita privata e lavoro, dimostrando che meno può davvero essere di più. “Se quattro giorni bastano per lavorare meglio, perché continuare con cinque?”
Come le aziende possono sopravvivere?
- Flessibilità e personalizzazione: Orari e piani flessibili sono ormai indispensabili per attrarre talenti.
- Investire nelle persone: Crescita rapida e aggiornamenti costanti sono essenziali per competere.
- Valori autentici: Sostenibilità e inclusività devono essere reali, non solo marketing.
- Cultura moderna: Addio gerarchie rigide; spazio a collaborazione e rispetto.
- Tecnologia al centro: L’innovazione è la base per restare competitivi.
Adattarsi al cambiamento è l’unico modo per non scomparire.
I lavori che spariranno
La tecnologia, soprattutto l’intelligenza artificiale e l’automazione, sta trasformando il lavoro. Mansioni ripetitive e ruoli tradizionali che richiedono poca creatività o capacità decisionale stanno scomparendo.
A sopravvivere saranno i lavori che richiedono pensiero critico, problem solving, adattabilità e interazione umana. Le aziende che non si adeguano rischiano di essere tagliate fuori.
Il futuro del lavoro sarà guidato dalla tecnologia, che semplificherà i compiti, lasciando più spazio per innovazione e creatività. Chi investe oggi in competenze legate all’IA sarà pronto per le sfide di domani.

I giovani stanno ridefinendo il concetto di lavoro, e le aziende stanno correndo per stare al passo. Puoi essere d’accordo o meno con le loro pretese, ma una cosa è certa: ignorare questi cambiamenti significa restare indietro.
E sai qual è la parte interessante? Anche gli investimenti seguono questa evoluzione. I fondi tematici oggi guardano al futuro del lavoro, alla tecnologia che sta trasformando i settori e alla sostenibilità che i giovani richiedono a gran voce.
Se questo argomento ti ha fatto riflettere e vuoi esplorare come investire in fondi legati a temi come il futuro del lavoro, l’innovazione e la sostenibilità, sono qui per aiutarti. Insieme possiamo trovare le soluzioni più adatte alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi.
Ad esempio:
• Fondi legati all’innovazione: investono in aziende che abbracciano la tecnologia, la trasformazione digitale e l’automazione.
• Fondi sostenibili: investono in aziende che rispettano gli standard di sostenibilità e responsabilità sociale.
Aiutami a crescere insieme a te!
Se questa newsletter ti ha incuriosito, ti invito a contattarmi per approfondire come il mio approccio può essere utile per affrontare al meglio le sfide del mondo che cambia. E se pensi che possa interessare anche ad altre persone, condividila pure con amici, familiari o colleghi. È un primo passo per iniziare un dialogo e scoprire nuove opportunità insieme.
Alla prossima, Daniele