Tecnologia e Sanità – Curarti in Italia è diventato un privilegio

Mar 31, 2025 | Tecnologia

Se il medico di base ti visita, sei fortunato.
Siamo sinceri: in Italia non è garantito nemmeno che il medico ti riceva. Quando ci riesci, hai a disposizione 7 minuti scarsi, ma spesso la “visita” si riduce a una telefonata, e la diagnosi te la fa senza guardarti in faccia. Non è colpa dei medici, è il sistema che li costringe a correre. Ma intanto, tu che hai bisogno di cure, cosa fai? Aspetti o paghi?

Le code al pronto soccorso: una realtà disarmante.

Quando il medico di base non basta – o non c’è – tutti finiscono al pronto soccorso. E lì inizia un’altra battaglia:

  • 8 ore di attesa in media per un codice verde.
  • Più di 4 milioni di accessi all’anno sono codici bianchi o verdi, che potrebbero essere gestiti con la medicina territoriale o la telemedicina.
  • 1 pronto soccorso su 5 è sottodimensionato: mancano personale, spazi e tecnologia. Anche le emergenze vere rischiano di essere trascurate.

Guardiamo fuori dai nostri confini:

  • Germania: Una risonanza magnetica si fa in 10 giorni; in Italia servono 120 giorni.
  • Francia: Il rapporto medico-paziente è 1 ogni 860 persone, in Italia siamo a 1 ogni 1.500.
  • Svezia: La telemedicina è già integrata nel sistema sanitario pubblico: il 40% delle visite avviene online, risparmiando tempo per tutti. In Italia? È quasi inesistente.

I numeri italiani sono impietosi:

  • 50% dei pazienti rinuncia alle cure: Per chi non può permettersi il privato, l’unica opzione è “sperare che passi”.
  • 20.000 morti evitabili ogni anno: Perché la prevenzione e la diagnosi arrivano troppo tardi.
  • 7 minuti scarsi a visita: Quando riesci ad essere ricevuto. Altrimenti? Diagnosi per telefono o “richiami domani”.

“Il futuro della medicina è la prevenzione, e il miglior modo per prevenirla è investire nella tecnologia oggi.” – Bill Gates

La tecnologia potrebbe risolvere tutto questo, ma la usano altrove.

  • Telemedicina: Ridurrebbe le attese del 70%, ma qui siamo ancora a compilare fogli a mano.
  • Intelligenza artificiale: Può fare diagnosi in 30 secondi, ma noi ci limitiamo a “richiamare domani”.
  • Wearable: Dispositivi che monitorano la salute in tempo reale e segnalano i problemi prima che sia troppo tardi. In Italia, li usa solo chi può permetterselo.

Il problema è semplice: o paghi o resti in attesa. E a volte l’attesa è fatale.

In un sistema sanitario bloccato, la prevenzione è un lusso. Eppure, investire in tecnologia costerebbe meno che continuare a curare tardi e male.

Cosa puoi fare?

Non possiamo cambiare il sistema da soli, ma possiamo scegliere di investire in chi sta costruendo il futuro. Esistono fondi che puntano su biotecnologie, dispositivi medici avanzati e intelligenza artificiale in ambito sanitario.

Vuoi sapere come investire nel futuro della sanità? Contattami e troviamo insieme la soluzione giusta per te.

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Questa newsletter è un’iniziativa personale e indipendente di Daniele Bianchessi e non rappresenta in alcun modo la posizione della banca mandante. I contenuti hanno scopo informativo e divulgativo e non costituiscono una consulenza finanziaria personalizzata né una raccomandazione di investimento. Ogni decisione deve essere valutata in base alla propria situazione e ai propri obiettivi.
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